3 aprile 2019, Bologna
DA PIÙ CICLABILI ALLA DIFFERENZIATA A SCUOLA. ASSESSORE PRIOLO: RIVEDIAMOCI (Agenzia DIRE)
Dopo l’evento “Friday for Future Bologna, del 15 marzo i temi della mobilità, energia, rifiuti e alimentazione, educazione ambientale e territorio – le cinque categorie da cui partire nella lotta ai cambiamenti climatici individuate dagli studenti di Bologna – gli studenti dei licei hanno incontrato l’amministrazione comunale di Bologna, per capire e analizzare insieme quali sono le azioni concrete da mettere in campo sul tema ambientale in città.
Ad accoglierli a palazzo d’Accursio c’erano gli assessori alla Mobilità, Irene Priolo, al Lavoro, Marco Lombardo e all’Ambiente, Valentina Orioli che, seduti tutti in cerchio, hanno ascoltato le proposte degli studenti dei licei Minghetti, Righi, musicale Lucio Dalla, Galvani, Fermi e artistico. Insieme a loro, anche alcuni studenti universitari e attivisti di Greenpeace. Sul tema della mobilità, per i ragazzi è importante investire sulle piste ciclabili, ampliando quelle già esistenti e creandone di nuove, soprattutto in prossimità delle scuole, oltre che a estendere il servizio di bike sharing (Mobike). Per limitare l’inquinamento ambientale la proposta è quella di “porre maggiori restrizioni al traffico, ad esempio, allargando le zone a traffico limitato”. Sul tema dei rifiuti, oltre ad “aumentare il sistema di raccolta porta a porta”, si potrebbero introdurre i ‘sacchetti tracciabili’ e “diffondere anche in centro città i cestini differenziati”. Tutti, dalle superiori all’Università, concordano sul fatto di rendere obbligatoria la raccolta differenziata a scuola.
“Ci siamo rotti i polmoni” e “Non esiste un pianeta b” sono tra gli slogan più ripetuti e scritti sui cartelli delle migliaia di studenti, molti più di quanti se ne attendessero, che hanno manifestato contro l’inazione dei governi di fronte al cambiamento climatico e per chiedere “una città a portata di cittadino e non di automobile”.
Partiti da piazza Maggiore dietro lo striscione “se il clima fosse una banca sarebbe già salvato”, hanno attraversato zona universitaria, via Indipendenza, hanno lambito la Prefettura, e tra balli, corse e inviti a scendere in strada a chi si affacciava alle finestre hanno finito per deviare dal percorso preventivamente comunicato non curandosi affatto dell’irritazione dei questurini: “La loro priorità è stare dalla parte dei potenti, noi oggi andiamo dove ci pare, non ci fermate più”, hanno detto al megafono.
Tra i collettivi in piazza, Saperi naviganti, Collettivo autonomo studentesco e Collettivo univeritario autonomo. Scrive quest’ultimo in rete: “Oggi Bologna prende i colori dello sciopero globale contro i cambiamenti climatici. Un serpentone di circa 20000 persone tra giovanissim* e meno giovani che si muove per le strade del centro paralizzandolo al grido di ‘blocchiamo tutto!’ Questo FridayForFuture che ha mobilitato migliaia di persone in tante città d’Italia e del mondo, si fa sentire la voglia di mobilitarsi contro questo sistema capitalista e di sfruttamento che salva i profitti di pochi e distrugge l’ambiente.