La Cooperativa Sociale “Il Martin Pescatore” ha aderito all’invito a partecipare con un banchetto all’iniziativa del 1° maggio realizzata dal Comune di Monte San Pietro nel Parco “Iqbal Masih”.
Abbiamo pensato di proporre una piccola riflessione sul significato della festa e riferire delle attività realizzate con i bambini nel corso del pomeriggio.
Il significato della festa :
“…..Il 1° Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione….”
“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.
Ora un breve racconto sul pomeriggio:
Il Comune di Calderino ha organizzato un momento di riflessione sui temi del lavoro al parco dedicato ad Iqbal Masih* e alcuni banchetti.
Il Martin Pescatore ha organizzato due laboratori, nel primo sono stati coinvolti dei bambini per la costruzione di cassette in legno, dove hanno potuto esprimere la loro creatività come piccoli lavoratori. Dopo aver realizzato queste cassette hanno completato l’opera colorandole; nel secondo sono stati organizzati dei lavori di origami dove erano coinvolti ancora dei bambini, che con dei fogli hanno realizzato delle forme dimostrando la loro creatività.
* Iqbal Masih nacque nel 1983 in una famiglia molto povera. A quattro anni già lavorava in una fornace, a cinque fu venduto dal padre ad un venditore di tappeti per pagare un debito di 12 dollari. Fu quindi costretto a lavorare 10-12 ore al giorno, incatenato al telaio e sottonutrito, tanto da riportare un danno alla crescita. Nel 1992 riuscì a uscire di nascosto dalla fabbrica e partecipò insieme ad altri bambini a una manifestazione del Bonded Labour Liberation Front (BLLF), organizzazione fondata da Ullah Khan che ottenne nello stesso anno la promulgazione del Bonded Labor System Abolition Act. Ritornato nella fabbrica di tappeti, si rifiutò di continuare a lavorare malgrado le percosse. Il padrone sostenne che il debito anziché diminuire era aumentato a diverse migliaia di rupie, pretendendo di inserirvi lo scarso cibo dato a Iqbal, supposti errori di lavorazione eccetera. La famiglia fu costretta dalle minacce ad abbandonare il villaggio, Iqbal, ospitato in un ostello dalla BLLF, ricominciò a studiare.